Documento illustrativo delle modalità di ripartizione degli incentivi alla ricerca

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1. Premessa

La difficoltà di una valutazione comparativa della ricerca universitaria, che tenga conto delle specificità di ogni disciplina, delle risorse che gli Atenei destinano allo svolgimento delle attività di ricerca, della capacità dei Dipartimenti universitari di competere nella acquisizione di fondi da Agenzie Nazionali e Internazionali o da enti pubblici e privati, risiede in larga misura nella mancanza di dati e informazioni coerenti su le ricerche universitarie, nella assenza di criteri consolidati di valutazione del merito scientifico per tutti i settori disciplinari, nella mancanza di metodologie di verifica dei risultati. Non è pensabile, quindi, che si possa introdurre sistemi incentivanti per la ricerca universitaria che tengano conto in modo sistematico e accurato dei diversi fattori che contribuiscono alla qualità e quantità della produzione scientifica di un Ateneo senza un’adeguata e graduale sperimentazione.

D’altra parte è stato più volte e da più parti richiamata la necessità di tenere conto in sede di determinazione del Fondo di Finanziamento Ordinario dell’attività di ricerca che le università svolgono, come loro compito primario, e non esclusivamente dell’attività formativa.

In questo contesto è sembrato opportuno al Comitato di Valutazione del Sistema Universitario avviare una prima, limitata, esperienza di valutazione con le seguenti caratteristiche:

  • copertura dell’intero spettro delle discipline oggetto di ricerca in ambito universitario;
  • riferimento ad esperienze di assegnazione competitiva dei fondi che riguardassero tutti gli Atenei;
  • individuazione di indicatori che consentano valutazioni comparative in ambiti omogenei;
  • introduzione di un limitato incentivo per gli Atenei maggiormente attivi.

Questi criteri pongono un vincolo notevole ai possibili dati da utilizzare per una valutazione comparativa, dal momento che richiedono una sostanziale omogeneità di accesso ai fondi e di valutazione dell’attività di ricerca per tutti i possibili campi di indagine presenti nelle Università. Sono quindi da escludersi dati che si riferiscano a esperienze che, seppur significative, sono limitate a certi settori disciplinari (come i programmi di ricerca in ambito biomedico o quelle all’interno dei Programmi Quadro della UE) o hanno precisi vincoli di accesso (bandi per fondi destinati a regioni in ritardo di sviluppo).

L’unica base di dati che può considerarsi omogenea è quella fornita dalla partecipazione e dai risultati del bando per Progetti di Rilevanza Nazionale del MURST (Bando PRIN), in quanto:

  • si tratta di bandi aperti e quindi non soggetti a limitazioni tematiche;
  • l’accesso è aperto ai gruppi universitari senza restrizioni;
  • la partecipazione è organizzata nell’ambito di 14 Aree disciplinari, cui è riservata annualmente una quota minima garantita del 3% delle risorse finanziarie disponibili;
  • le informazioni disponibili riguardano quattro anni (1997-2000) , un periodo cioè abbastanza lungo da consentire valutazioni del comportamento degli Atenei non influenzate da fattori contingenti;
  • l’assegnazione dei fondi avviene in modo competitivo e sulla base di valutazioni qualitative espresse da revisori esperti nelle specifiche discipline;
  • vi è un preciso controllo della partecipazione dei soggetti e del loro impegno nei diversi programmi.

Si aggiunga a questo il fatto che, trattandosi di programmi cofinanziati al 30%, è possibile acquisire informazioni sulle risorse che gli Atenei dedicano alla ricerca di base.

Come utilizzare le informazioni provenienti dal bando PRIN-COFIN, al fine di introdurre adeguati indicatori della ricerca universitaria? Va innanzitutto precisato che, in assenza di una valutazione dei programmi a consuntivo (attualmente disponibile solo per i programmi avviati il primo anno), qualunque criterio si introduca potrà essere basato solo sui risultati della fase ex-ante, cioè sulla partecipazione degli Atenei al bando, sull’eventuale successo e sull’ammontare del finanziamento ottenuto. D’altra parte l’organizzazione del bando, che prevede la presentazione di programmi all’interno di Aree disciplinari, consente valutazioni e raffronti nell’ambito di tali Aree, senza che sia ancora possibile un riferimento ai Dipartimenti, che sono le strutture universitarie deputate alla organizzazione dell’attività di ricerca.

Nonostante queste limitazioni, e in via sperimentale, il Comitato ha deciso di basarsi sui risultati della selezione del bando PRIN-COFIN per una prima analisi della ricerca universitaria e per l’individuazione e determinazione di appropriati incentivi.

2. Indicatori ed elementi di valutazione comparativa

Ai fini delle considerazioni che seguono si definisce come docente effettivo il docente equivalente partecipante alla ricerca pesato per la frazione del tempo ad essa dedicato. La piena partecipazione ad un programma indica che il docente dedica ad esso annualmente l’intero tempo disponibile per la ricerca. Questo è convenzionalmente indicato come 11 mesi/anno nelle proposte e corrisponde sul piano finanziario ad un impegno pari alla metà del costo del docente equivalente.

Data l’organizzazione del bando il Comitato ha ritenuto utile individuare due indicatori facenti riferimento per ogni Ateneo alle Aree disciplinari in esso presenti. La definizione precisa degli indicatori è fornita nell’Appendice I.

L’Indicatore di successo-partecipazione IF relativo a un’ Area scientifico-disciplinare indica, relativamente ad ogni Ateneo, quanti docenti dell’Ateneo sono stati finanziati, cioè hanno avuto successo nell’acquisire fondi nell’ambito di programmi di tale Area, in rapporto a quelli, afferenti all’Area, aventi diritto di partecipare al bando. Nell’indicatore (vedi Appendice I) si fa riferimento ai docenti effettivi, in quanto il diritto di partecipazione al bando o la partecipazione a una proposta specifica di un docente possono essere parziali, cioè limitate solo a una frazione del tempo di ricerca disponibile.

L’Indicatore di ritorno finanziario SF relativo a un’Area disciplinare rappresenta il rapporto tra il finanziamento complessivamente erogato dal MURST all’Ateneo nel quadriennio 1997-2000 per i programmi dell’Area selezionati e il costo complessivo delle ricerche avviate, secondo quanto dichiarato dai proponenti, incluse le spese di personale valutate sulla base dei docenti effettivi coinvolti.

Mentre il primo indicatore rappresenta una misura del coinvolgimento di docenti dell’Ateneo afferenti all’Area disciplinare nelle ricerche approvate; il secondo tiene conto dei costi dei programmi avviati ed evidenzia gli Atenei che mostrano si saper acquisire maggiori risorse.

C’è un effetto di compensazione trai due indici: nel primo caso la situazione ottimale è quella in cui si ha un alto successo e un’alta partecipazione dei docenti-ricercatori alle ricerche avviate. L’uso esclusivo di questo indicatore potrebbe indicare come ottimali situazioni in cui a pochi ricercatori valenti si sono affiancati, vuoi per motivi di solidarietà accademica vuoi per non rompere aggregazioni consolidate, molti altri non strettamente necessari allo svolgimento della ricerca (una tendenza più volte constata dalla Commissione di Garanzia del bando COFIN).

Il secondo indicatore è elevato per quei programmi di ricerca che, accanto alla programmazione degli obiettivi scientifici, presentano anche un’attenta programmazione finanziaria, evitando costi inutili, specie per quanto riguarda il personale che rappresenta la voce di costo più elevata.

Una volte definiti gli indicatori è possibile associare ad ogni università una coppia di valori relativi ad ogni Area scientifico-disciplinare presente all’interno dell’Ateneo.

Il primo valore rappresenta la media dell’indicatore di successo - partecipazione sui primi quattro bandi.

Per illustrare la procedura adottata si consideri il caso di una ipotetica sede che abbia, per le Aree in

essa presenti, valori di indicatori successo – partecipazione come nella tabella indicata.

TAB: 1

Area

IF(1997)

IF(1998)

IF(1999)

IF(2000)

IF

01. Scienze Matematiche

0.062

0.413

0. 231

0.320

0.257

03. Sc. Chimiche

0.052

0.312

0.381

0.373

0.280

06. Sc. Mediche

0.017

0.193

0.211

0.331

0.188

08. Ing. Civile e Architettura

0.117

0.334

0.211

0.503

0.291

09. Ing, Industriale

0.000

0.721

0.278

0.199

0.300

12 Sc.Giuridiche

0.111

0.094

0.407

0.006

0.155

13 Scienze Economiche e Statistiche

0.222

0.136

0.091

0.457

0.227

I valori riportati nelle colonne dalla seconda alla quinta rappresentano l’indicatore successo-partecipazione relativo al bando dell’anno indicato tra parentesi, il valore riportato nell’ultima colonna rappresenta la media sui quattro anni, cioè il valore dell’indicatore medio di successo-partecipazione associato a ogni Area.

Il secondo valore rappresenta il rapporto tra le risorse acquisite dai programmi nei quattro anni e il loro costo dichiarato.

Di nuovo a titolo di esempio possiamo riportare nella Tabella 2 i dati relativi al precedente Ateneo.

La seconda e terza colonna indicano rispettivamente il finanziamento MURST nel quadriennio e la spesa dei programmi di ricerca avviati nello stesso periodo. La quarta colonna mostra il rapporto utilizzato come indicatore. Si noti come la spesa a carico dell’Ateneo superi largamente il cofinanziamento MURST, come conseguenza dell’aver incluso tra le spese di ricerca quella relativa al personale docente-ricercatore coinvolto nel programma, valutato per la frazione del tempo dedicato.

TAB: 2

Area

Smurst

Stot

SF

01. Scienze Matematiche

700

3457

0.203

03. Sc. Chimiche

1950

8511

0.229

06. Sc. Mediche

2322

5350

0.434

08. Ing. Civile e Architettura

1170

6665

0.176

09. Ing. Industriale

990

3329

0.297

12 Sc.Giuridiche

810

3875

0.209

13 Scienze Economiche e Statistiche

2220

8500

0.261

Ai fini della valutazione dell’attività di ricerca va sottolineato che gli indicatori proposti tengono conto del comportamento collettivo di ogni Area disciplinare presente in Ateneo più che della qualità di singoli gruppi di ricerca. Così può risultare che un sede, ove siano presenti gruppi di eccellenza attivi in una certa Area disciplinare, non presenti alti valori dell’indice di successo - partecipazione perché tali gruppi costituiscono una minoranza rispetto alla totalità dei docenti della sede afferenti all’Area e partecipanti ai programmi di ricerca.

Valori non elevati degli indici possono essere frutto, oltre che di una attività di ricerca non competitiva, di diversi altri fattori, non necessariamente legati alla qualità scientifica, quali:

  • la scarsa partecipazione, dovuta al fatto che il personale è già coinvolto in altri programmi di ricerca finanziati da altre agenzie (Unione Europea, Enti di Ricerca etc.);
  • l’età media elevata dei partecipanti, che innalza i costi della ricerca a carico dell’università in rapporto al cofinanziamento MURST;
  • la difficoltà di reperire partners adeguati in altre sedi o di collocarsi all’interno di una Area scientifico-disciplinare, un problema frequente per gruppi che operano in settori avanzati o con forte carattere interdisciplinare;
  • la scarsità di cofinanziamenti etc.

Solo da un’analisi attenta del contesto in cui i gruppi di ricerca operano si possono trarre conclusioni ragionevolmente sicure sulla qualità scientifica del lavoro svolto.

D’altra parte i due indici proposti possono essere utili per far emergere alcune aspetti della ricerca di Ateneo che altrimenti non sarebbe possibile cogliere. Si sottolinea in particolare:

  1. La possibilità di avere un quadro del personale attivo nell’ambito della ricerca di base. Non tutto il personale docente è impegnato allo stesso modo nella ricerca di base: a parte il caso del personale clinico, impegnato anche in attività di assistenza, vi è il caso di docenti che svolgono ricerche dietro commessa o attività di consulenza a enti esterni, o che sono coinvolti in attività organizzative. La mancata o limitata partecipazione al bando in questo caso riflette la limitata disponibilità di queste persone.
  2. Una più precisa valutazione delle risorse che l’Ateneo destina alla ricerca. Questo vale in modo particolare per le risorse umane, che costituiscono la spesa di ricerca più rilevante. Sotto questo aspetto l’indice di ritorno finanziario può costituire un utile elemento per valutare lo sforzo reale che la sede compie per promuovere la ricerca di base.
  3. Una seppur approssimativa idea di dove l’Ateneo si colloca su scala nazionale. Pur con le limitazioni già indicate, gli indicatori proposti possono fornire un elemento di comparazione tra gli Atenei per quello che riguarda l’attività di ricerca promossa dalle Università.

E’ importante sottolineare che gli indicatori proposti si riferiscono a un periodo di tempo limitato e possono, con la stessa procedura, essere aggiornati annualmente. Questo da un lato evita che si consolidino valutazioni che, per loro natura, hanno carattere temporaneo, dall’altro consente di verificare eventuali miglioramenti che derivino da misure prese nell’ambito dell’Ateneo.

3. Criteri di incentivazione

Una volta completata l’analisi degli indicatori si sono posti a confronto i valori dei due indici IF e SF per ogni Area tra tutte le università in cui l’Area era presente e si è valutato il valore mediano tra quelli assunti da ognuno dei due indici nei vari Atenei.

Il risultato è il seguente:

TAB: 3

Area Scientifico-Disciplinare

Primo Indicatore

Secondo Indicatore

01. Scienze Matematiche

0.392

0.089

02. Scienze Fisiche

0.240

0.251

03. Scienze Chimiche

0.274

0.240

04. Scienze della Terra

0.166

0.260

05. Scienze Biologiche

0.182

0.270

06. Scienze Mediche

0.085

0.336

07. Scienze Agrarie e Vet.

0.115

0.292

08. Ing. Civile-Architettura

0.132

0.272

09. Ing. Industriale-Informaz.

0.162

0.313

10. Sc. Antichità, …

0.100

0.187

11. Sc. Storiche, Filosofiche…

0.121

0.172

12. Scienze Giuridiche

0.080

0.165

13. Sc. Economiche e Statistiche

0.128

0.160

14. Sc. Politiche - Sociali

0.125

0.215

A questo punto si è introdotto i seguente criterio di incentivazione: vengono incentivate le università che presentano Aree i cui indicatori sono entrambi maggiori dei valori mediani indicati nella precedente Tabella.

A titolo di esempio si consideri il caso dell’Ateneo di cui alle Tabelle 1 e 2.

Con riferimento al primo indicatore rimarrebbe esclusa la sola Area 01, perché il valore dell’Ateneo è inferiore a quello riportato nella Tabella IV. Se si considera il secondo indicatore risultano escluse le Aree 03, 08, 09 per lo stesso motivo.

In questo caso verrebbero a partecipare alla distribuzione dell’incentivo per la ricerca le Aree 06, 12 e 13 perché entrambi gli indicatori sono superiori alla media nazionale.

Va notato come il criterio porti a confrontare il comportamento di una stessa Area su più sedi, consentendo in questo modo una comparazione tra realtà ragionevolmente omogenee e su un arco di tempo abbastanza lungo da escludere che effetti contingenti, quali le difficoltà che vari gruppi possono avere riscontrato all’avvio del bando, abbiano un peso rilevante.

Il Comitato ritiene che l’esperimento possa essere ripetuto ogni anno prendendo come riferimento l’esito dei bandi relativi ai quattro anni precedenti. Le incentivazioni non vanno quindi considerate consolidabili, poiché la valutazione comparativa viene effettuata annualmente sulla base dei dati più aggiornati.

Va precisato che si è stabilito un numero minimo di docenti afferenti a una certa Area perché essa possa essere presa in considerazione ai fini della assegnazione degli incentivi. Questo numero è stato fissato in 25 docenti come numero medio sui quattro anni.

La Appendice II riporta per ogni Area gli Atenei che soddisfano il criterio di incentivazione.

 

4. Ripartizione dell’ incentivo

Per stabilire l’ammontare dell’incentivo per ogni Ateneo occorre preventivamente ripartire la somma disponibile per l’incentivo tra le Aree e, successivamente, all’interno di ogni Area ripartire la somma assegnata all’Area tra gliAtenei selezionati.

Si indichi con A(i) il numero di Atenei che soddisfano il criterio di incentivazione per l’Area i-esima e con

Ntot = Si NA(i)

il numero totale di Atenei selezionati, pesando ogni Ateneo per il numero di volte che compare nella selezione. La frazione dell’incentivo assegnata ad ogni area è data da:

FA(i) = A(i)/Ntot

Successivamente si è suddivisa la parte attribuita ad ogni Area tra gli Atenei sulla base della frazione di docenti effettivi partecipanti ai programmi finanziati dell’Area.

Appendice I

Indicato con n= 1(1997), 2(1198), 3(1999), 4(2000) l’indice del bando si può definire, con riferimento alla specifica Area disciplinare i-esima all’interno dell’Ateneo j-esimo la variabile:

Nn(i,j) = numero di docenti effettivi potenziali partecipanti al bando n-simo afferenti all’Area i-esima dipendenti dell’Ateneo j-esimo

Per docente effettivo potenziale per il bando n-esimo si intende il docente equivalente pesato con la frazione di tempo di ricerca che è disponibile al momento della partecipazione al bando.

Si noti che questo numero non corrisponde al numero di docenti equivalenti dell’Ateneo in esame , in ragione del fatto che la partecipazione può essere a tempo parziale, o perché il docente non è a tempo pieno o perché ha già speso parte del suo tempo di ricerca in progetti MURST approvati e finanziati nel bando n-1 precedente (si ricordi che i programmi possono avere al più durata biennale).

Allo stesso modo si può definire una variabile che rappresenta i docenti equivalenti finanziati nell’ambito dello stesso bando:

NFn (i,j) = numero di docenti effettivi finanziati nell’ambito dei programmi dell’Area i-esima del bando n-esimo e dipendenti dell’Ateneo j-esimo.

L’indicatore di successo-partecipazione relativo al bando n-esimo è dato per l’Area i-esima della j-esima sede da

IFn(i,j) = NFn(i,j)/Nn(i,j)

Il valore IF relativo per le varie Aree di ogni ateneo è ottenuto mediando il coefficiente IFn sui quattro anni:

IF(i,j) = Sn IFn(i,j)/4

Per costruire l’indicatore di ritorno finanziario definiamo il costo della ricerca, relativa al programma P dell’Area i-esima finanziato all’università j-esima nell’ambito del bando n-esimo come:

Sn (i,j,P) = Spersn(i,j,P) + Smurstn(i,j,P) + Scofinn(i,j,P)

ove

Spersn(i,j,P) = spesa di personale di docenti effettivi equivalenti impegnati nella ricerca

Smurstn(i,j,P) = contributo del MURST al costo della ricerca

Scofinn(i,j,P) = contributo di cofinanziamento dell’Ateneo

Chiaramente il primo contributo, che dipende dalla partecipazione al progetto, costituisce il maggiore costo della ricerca.

L’indice di ritorno finanziario è dato da

SFn(i,j,P) = Smurstn(i,j,P)/Sn(i,j,P)

L’indice riferito a una specifica Area disciplinare della università in considerazione è dato da:

SFn(i,j) = SP Smurstn(i,j,P)/SP Sn(i,j,P)

Esso rappresenta pertanto il rapporto tra il finanziamento globale ottenuto dai programmi dell’Area disciplinare in considerazione e il costo della ricerca effettuata nell’Area considerata per il bando n-esimo.

L’indice cumulato SF è dato dal rapporto tra il cofinanziamento totale del quadriennio:

Smurst(i,j) = Sn SP Smurstn(i,j,P)

e la spesa totale di ricerca

S(i,j) = Sn SP Sn(i,j,P).

Appendice II

Vengono riportati i risultati della valutazione comparativa.

Per ogni Area vengono indicati gli Atenei che risultano avere entrambi gli indici sopra il valore mediano.

 

Area 01: Scienze Matematiche

Ateneo

IF

SF

L’Aquila

0.507

0.094

Firenze

0.461

0.123

Milano - Politecnico

0.466

0.107

Padova

0.466

0.107

Pavia

0.559

0.118

Roma – La Sapienza

0.413

0.102

Roma- Tor Vergata

0.534

0.119

Roma- III Università

0.530

0.106

Trento

0.425

0.108

 

Area 02: Scienze Fisiche

Ateneo

IF

SF

Modena – Reggio E.

0.424

0.256

Pisa

0.257

0.277

Roma – Tor Vergata

0.348

0.264

Trento

0.400

0.305

 

 Area 03: Scienze Chimiche

Ateneo

IF

SF

Bologna

0.299

0.247

Firenze

0.407

0.301

Milano - Politecnico

0.484

0.288

Pisa

0.284

0.260

Roma – La Sapienza

0.299

0.241

Roma- Tor Vergata

0.373

0.270

Salerno

0.494

0.258

Venezia

0.293

0.251

 

Area 04: Scienze della Terra

Ateneo

IF

SF

Ferrara

0.241

0.271

Firenze

0.204

0.300

Pisa

0.179

0.287

Roma- III Università

0.318

0.273

Siena

0.239

0.307

Trieste

0.170

0.325

 

Area 05: Scienze Biologiche

Ateneo

IF

SF

Brescia

0.195

0.375

Milano-Bicocca

0.191

0.456

Piemonte- Orientale

0.274

0.302

Udine

0.189

0.324

 

Area 06: Scienze Mediche

Ateneo

IF

SF

Brescia

0.113

0.336

Catanzaro

0.085

0.411

Milano - Bicocca

0.106

0.529

Piemonte - Orientale

0.111

0.458

Pisa

0.123

0.342

Roma – Tor Vergata

0.119

0.342

Udine

0.136

0.398

Area 07: Scienze Agrarie e Veterinarie

Ateneo

IF

SF

Milano

0.117

0.317

Padova

0.122

0.302

Parma

0.122

0.305

Pisa

0.131

0.309

Tuscia

0.174

0.306

Udine

0.140

0.315

 

Area: 08 Ingegneria Civile e Architettura

Ateneo

IF

SF

Ancona

0.201

0.288

Brescia

0.150

0.297

Catania

0.161

0.301

Padova

0.133

0.289

Perugia

0.181

0.283

Pisa

0.147

0.304

Roma – III Università

0.143

0.358

Trento

0.186

0.275

 

Area 09: Ingegneria Industriale e Informatica

Ateneo

IF

SF

Ancona

0.197

0.322

Bologna

0.172

0.320

Brescia

0.175

0.342

Firenze

0.165

0.351

Perugia

0.218

0.324

Roma – Tor Vergata

0.199

0.315

Roma – III Università

0.190

0.358

Salerno

0.176

0.357

 

Area 10: Scienze dell’Antichità,…

Ateneo

IF

SF

Bologna

0.114

0.190

Catania

0.126

0.195

Ferrara

0.141

0.204

Firenze

0.122

0.199

Messina

0.129

0.213

Pisa

0.154

0.236

Siena

0.123

0.218

Tuscia

0.113

0.254

 

Area 11: Scienze Storiche, Filosofiche …

Ateneo

IF

SF

Bologna

0.136

0.203

Catania

0.130

0.196

Firenze

0.153

0.178

Napoli – Federico II

0.143

0.182

Padova

0.155

0.184

Piemonte Orientale

0.234

0.264

Pisa

0.204

0.207

Trento

0.158

0.185

 

Area 12: Scienze Giuridiche

Ateneo

IF

SF

Bologna

0.094

0.253

Catanzaro

0.180

0.213

Genova

0.090

0.230

Perugia

0.084

0.171

Teramo

0.090

0.171

Trento

0.126

0.199

Venezia

0.086

0.225

 

Area 13: Scienze Economiche-Statistiche

Ateneo

IF

SF

Ancona

0.148

0.173

Bologna

0.159

0.171

Brescia

0.139

0.226

Macerata

0.153

0.183

Milano - Bicocca

0.154

0.268

Modena – Reggio E.

0.133

0.182

Padova

0.216

0.202

Parma

0.129

0.167

Perugia

0.141

0.164

Roma – Tor Vergata

0.190

0.192

Trento

0.177

0.172

Venezia

0.128

0.173

 

Area 14: Scienze Politiche e Sociale

Ateneo

IF

SF

Bologna

0.128

0.240

Firenze

0.172

0.324

Padova

0.157

0.310

Trento

0.233

0.279

 



LE AREE PRESENTI NEI VARI ATENEI SONO:


I CLASSE
  1. Universita' degli Studi di ANCONA: 08,09,13
  2. Universita' degli Studi di BOLOGNA: 03,09,10,11,12,13,14
  3. Universita' degli Studi di BRESCIA: 05,06,08,09,13
  4. Universita' degli Studi di CATANIA: 08,10,11
  5. Universita' degli Studi di CATANZARO: 06,12
  6. Universita' degli Studi di FERRARA: 04,10
  7. Universita' degli Studi di FIRENZE: 01,03,04,09,10,11,14
  8. Universita' degli Studi di GENOVA: 12
  9. Universita' degli Studi de L'AQUILA: 01
  10. Universita' degli Studi di MACERATA: 13
  11. Universita' degli Studi di MESSINA: 10
  12. Universita' degli Studi di MILANO: 07
  13. Universita' degli Studi di MILANO-BICOCCA: 05,06,13
  14. Politecnico di MILANO: 01,03
  15. Universita' degli Studi di MODENA e REGGIO EMILIA: 02,13
  16. Universita' degli Studi di NAPOLI "Federico II": 11
  17. Universita' degli Studi di PADOVA: 01,07,08,11,13,14
  18. Universita' degli Studi di PARMA: 07,13
  19. Universita' degli Studi di PAVIA: 01
  20. Universita' degli Studi di PERUGIA: 08,09,12,13
  21. Universita' degli Studi del PIEMONTE ORIENTALE "Amedeo Avogadro"-Vercelli: 05,06,11
  22. Universita' di PISA: 02,03,04,06,07,08,10,11
  23. Universita' degli Studi di ROMA "La Sapienza": 01,03
  24. Universita' degli Studi di ROMA "Tor Vergata": 01,02,03,06,09,13
  25. Universita' degli Studi ROMA TRE: 01,04,08,09
  26. Universita' degli Studi di SALERNO: 03,09
  27. Universita' degli Studi di SIENA: 04,10
  28. Universita' degli Studi di TERAMO: 12
  29. Universita' degli Studi di TRENTO: 01,02,08,11,12,13,14
  30. Universita' degli Studi di TRIESTE: 04
  31. Universita' degli Studi della TUSCIA: 07,10
  32. Universita' degli Studi di UDINE: 05,06,07
  33. Universita' "Ca' Foscari" di VENEZIA: 03,12,13



Incentivi:

AREAPESOSOMMA ASSEGNATA, ML
Num.univ./Totale univ.=Valore
01: 9/99=0.09093.636
02: 4/99=0.04041.616
03: 8/99=0.08083.232
04: 6/99=0.06062.425
05: 4/99=0.04041.616
06: 7/99=0.07072.828
07: 6/99=0.06062.425
08: 8/99=0.08083.232
09: 8/99=0.08083.232
10: 8/99=0.08083.232
11: 8/99=0.08083.232
12: 7/99=0.07072.828
13: 12/99=0.12124.850
14: 4/99=0.04041.616

totale SOMMA ASSEGNATA, ML: 40.000



L'assegnazione:

UniversitàCALCOLORIPARTIZIONE, ML
AREA: 01
1.Universita' degli Studi di FIRENZE 3636*183/1203=553
2.Universita' degli Studi de L'AQUILA 3636*103/1203=311
3.Politecnico di MILANO 3636*142/1203=430
4.Universita' degli Studi di PADOVA 3636*164/1203=496
5.Universita' degli Studi di PAVIA 3636*101/1203=305
6.Universita' degli Studi di ROMA "La Sapienza" 3636*282/1203=852
7.Universita' degli Studi di ROMA "Tor Vergata" 3636*128/1203=387
8.Universita' degli Studi ROMA TRE 3636*45/1203=136
9.Universita' degli Studi di TRENTO 3636*55/1203=166

totale 3.636
AREA: 02
1.Universita' degli Studi di MODENA e REGGIO EMILIA 1616*66/359=297
2.Universita' di PISA 1616*104/359=468
3.Universita' degli Studi di ROMA "Tor Vergata" 1616*119/359=536
4.Universita' degli Studi di TRENTO 1616*70/359=315

totale 1.616
AREA: 03
1.Universita' degli Studi di BOLOGNA 3232*323/1205=866
2.Universita' degli Studi di FIRENZE 3232*205/1205=550
3.Politecnico di MILANO 3232*67/1205=180
4.Universita' di PISA 3232*175/1205=469
5.Universita' degli Studi di ROMA "La Sapienza" 3232*256/1205=687
6.Universita' degli Studi di ROMA "Tor Vergata" 3232*34/1205=91
7.Universita' degli Studi di SALERNO 3232*67/1205=180
8.Universita' "Ca' Foscari" di VENEZIA 3232*78/1205=209

totale 3.232
AREA: 04
1.Universita' degli Studi di FERRARA 2424*44/316=338
2.Universita' degli Studi di FIRENZE 2424*85/316=652
3.Universita' di PISA 2424*67/316=514
4.Universita' degli Studi ROMA TRE 2424*19/316=146
5.Universita' degli Studi di SIENA 2424*49/316=376
6.Universita' degli Studi di TRIESTE 2424*52/316=399

totale 2.425
AREA: 05
1.Universita' degli Studi di BRESCIA 1616*42/129=526
2.Universita' degli Studi di MILANO-BICOCCA 1616*30/129=376
3.Universita' degli Studi del PIEMONTE ORIENTALE "Amedeo Avogadro"-Vercelli 1616*25/129=313
4.Universita' degli Studi di UDINE 1616*32/129=401

totale 1.616
AREA: 06
1.Universita' degli Studi di BRESCIA 2828*95/636=422
2.Universita' degli Studi di CATANZARO 2828*42/636=187
3.Universita' degli Studi di MILANO-BICOCCA 2828*13/636=58
4.Universita' degli Studi del PIEMONTE ORIENTALE "Amedeo Avogadro"-Vercelli 2828*17/636=76
5.Universita' di PISA 2828*222/636=987
6.Universita' degli Studi di ROMA "Tor Vergata" 2828*195/636=867
7.Universita' degli Studi di UDINE 2828*52/636=231

totale 2.828
AREA: 07
1.Universita' degli Studi di MILANO 2424*282/935=731
2.Universita' degli Studi di PADOVA 2424*142/935=368
3.Universita' degli Studi di PARMA 2424*87/935=226
4.Universita' di PISA 2424*156/935=404
5.Universita' degli Studi della TUSCIA 2424*152/935=395
6.Universita' degli Studi di UDINE 2424*116/935=301

totale 2.425
AREA: 08
1.Universita' degli Studi di ANCONA 3232*57/466=395
2.Universita' degli Studi di BRESCIA 3232*33/466=229
3.Universita' degli Studi di CATANIA 3232*71/466=492
4.Universita' degli Studi di PADOVA 3232*80/466=555
5.Universita' degli Studi di PERUGIA 3232*39/466=271
6.Universita' di PISA 3232*54/466=375
7.Universita' degli Studi ROMA TRE 3232*72/466=499
8.Universita' degli Studi di TRENTO 3232*60/466=416

totale 3.232
AREA: 09
1.Universita' degli Studi di ANCONA 3232*92/866=344
2.Universita' degli Studi di BOLOGNA 3232*280/866=1045
3.Universita' degli Studi di BRESCIA 3232*81/866=302
4.Universita' degli Studi di FIRENZE 3232*119/866=444
5.Universita' degli Studi di PERUGIA 3232*69/866=258
6.Universita' degli Studi di ROMA "Tor Vergata" 3232*103/866=384
7.Universita' degli Studi ROMA TRE 3232*59/866=220
8.Universita' degli Studi di SALERNO 3232*63/866=235

totale 3.232
AREA: 10
1.Universita' degli Studi di BOLOGNA 3232*238/997=771
2.Universita' degli Studi di CATANIA 3232*99/997=321
3.Universita' degli Studi di FERRARA 3232*23/997=75
4.Universita' degli Studi di FIRENZE 3232*194/997=629
5.Universita' degli Studi di MESSINA 3232*101/997=327
6.Universita' di PISA 3232*174/997=564
7.Universita' degli Studi di SIENA 3232*115/997=373
8.Universita' degli Studi della TUSCIA 3232*53/997=172

totale 3.232
AREA: 11
1.Universita' degli Studi di BOLOGNA 3232*273/1156=763
2.Universita' degli Studi di CATANIA 3232*108/1156=302
3.Universita' degli Studi di FIRENZE 3232*174/1156=486
4.Universita' degli Studi di NAPOLI "Federico II" 3232*186/1156=520
5.Universita' degli Studi di PADOVA 3232*239/1156=668
6.Universita' degli Studi del PIEMONTE ORIENTALE "Amedeo Avogadro"-Vercelli 3232*30/1156=84
7.Universita' di PISA 3232*106/1156=296
8.Universita' degli Studi di TRENTO 3232*40/1156=113

totale 3.232
AREA: 12
1.Universita' degli Studi di BOLOGNA 2828*99/392=714
2.Universita' degli Studi di CATANZARO 2828*44/392=317
3.Universita' degli Studi di GENOVA 2828*93/392=672
4.Universita' degli Studi di PERUGIA 2828*67/392=483
5.Universita' degli Studi di TERAMO 2828*36/392=260
6.Universita' degli Studi di TRENTO 2828*42/392=303
7.Universita' "Ca' Foscari" di VENEZIA 2828*11/392=79

totale 2.828
AREA: 13
1.Universita' degli Studi di ANCONA 4848*52/854=295
2.Universita' degli Studi di BOLOGNA 4848*185/854=1.051
3.Universita' degli Studi di BRESCIA 4848*50/854=285
4.Universita' degli Studi di MACERATA 4848*26/854=148
5.Universita' degli Studi di MILANO-BICOCCA 4848*33/854=187
6.Universita' degli Studi di MODENA e REGGIO EMILIA 4848*55/854=312
7.Universita' degli Studi di PADOVA 4848*123/854=698
8.Universita' degli Studi di PARMA 4848*59/854=335
9.Universita' degli Studi di PERUGIA 4848*49/854=278
10.Universita' degli Studi di ROMA "Tor Vergata" 4848*62/854=352
11.Universita' degli Studi di TRENTO 4848*60/854=341
12.Universita' "Ca' Foscari" di VENEZIA 4848*100/854=568

totale 4.850
AREA: 14
1.Universita' degli Studi di BOLOGNA 1616*94/277=548
2.Universita' degli Studi di FIRENZE 1616*75/277=438
3.Universita' degli Studi di PADOVA 1616*48/277=280
4.Universita' degli Studi di TRENTO 1616*60/277=350

totale 1.616

totale RIPARTIZIONE, ML: 40.000



RIEPILOGO (I CLASSE):

Universita'AreeRipartizione
1. Universita' degli Studi di ANCONA: 08,09,13 1.034
2. Universita' degli Studi di BOLOGNA: 03,09,10,11,12,13,14 5.758
3. Universita' degli Studi di BRESCIA: 05,06,08,09,13 1.764
4. Universita' degli Studi di CATANIA: 08,10,11 1.115
5. Universita' degli Studi di CATANZARO: 06,12 504
6. Universita' degli Studi di FERRARA: 04,10 413
7. Universita' degli Studi di FIRENZE: 01,03,04,09,10,11,14 3.752
8. Universita' degli Studi di GENOVA: 12 672
9. Universita' degli Studi de L'AQUILA: 01 311
10. Universita' degli Studi di MACERATA: 13 148
11. Universita' degli Studi di MESSINA: 10 327
12. Universita' degli Studi di MILANO: 07 731
13. Universita' degli Studi di MILANO-BICOCCA: 05,06,13 621
14. Politecnico di MILANO: 01,03 610
15. Universita' degli Studi di MODENA e REGGIO EMILIA: 02,13 609
16. Universita' degli Studi di NAPOLI "Federico II": 11 520
17. Universita' degli Studi di PADOVA: 01,07,08,11,13,14 3.065
18. Universita' degli Studi di PARMA: 07,13 561
19. Universita' degli Studi di PAVIA: 01 305
20. Universita' degli Studi di PERUGIA: 08,09,12,13 1.290
21. Universita' degli Studi del PIEMONTE ORIENTALE "Amedeo Avogadro"-Vercelli: 05,06,11 473
22. Universita' di PISA: 02,03,04,06,07,08,10,11 4.077
23. Universita' degli Studi di ROMA "La Sapienza": 01,03 1.539
24. Universita' degli Studi di ROMA "Tor Vergata": 01,02,03,06,09,13 2.617
25. Universita' degli Studi ROMA TRE: 01,04,08,09 1.001
26. Universita' degli Studi di SALERNO: 03,09 415
27. Universita' degli Studi di SIENA: 04,10 749
28. Universita' degli Studi di TERAMO: 12 260
29. Universita' degli Studi di TRENTO: 01,02,08,11,12,13,14 2.004
30. Universita' degli Studi di TRIESTE: 04 399
31. Universita' degli Studi della TUSCIA: 07,10 567
32. Universita' degli Studi di UDINE: 05,06,07 933
33. Universita' "Ca' Foscari" di VENEZIA: 03,12,13 856
 totale: 40.000

 

Simulazione degli effetti dell'introduzione di indicatori dell' attivita' di ricerca