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  Università & Ricerca Informazioni

Quindicinale del Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica e tecnologica

Numero 37 - 38
Roma, 5 novembre 1999

I documenti ufficiali sono consultabili via Internet sul sito
http://www.miur.it

 

Sommario

  • Firmato dal Ministro Zecchino il regolamento sull'autonomia didattica degli atenei: definita l'architettura del nuovo sistema universitario italiano
  • Manovra finanziaria 2000, maggiori risorse per l'università e la ricerca
  • Via libera alla costituzione dei Consigli scientifici nazionali e dell'Assemblea della scienza e della tecnologia
  • Approvato definitivamente dal Consiglio dei Ministri il regolamento per la riorganizzazione del Murst
  • Programmazione 1998-2000 del sistema universitario, pubblicato il decreto con la ripartizione delle risorse
  • Cabibbo nominato Vicepresidente del Comitato di esperti per la politica della ricerca
  • Concorsi universitari, dal 6 al 17 dicembre la seconda tornata elettorale delle commissioni giudicatrici
  • In pubblicazione le norme per favorire l'occupazione nella ricerca per il 1999
  • Sì definitivo al riordinamento degli enti pubblici nazionali non previdenziali
  • Approvati i programmi di ricerca cofinanziati per il 1999 e nominate le Commissioni di valutazione dei programmi 1997
  • Completato il Consiglio di amministrazione dell'Istituto nazionale per la ricerca scientifica e tecnologica sulla montagna
  • Osservatorio geofisico sperimentale di Trieste: un nuovo Presidente dopo il riordino
  • Le modalità delle preiscrizioni universitarie in funzione dell'orientamento degli studenti: facilitazioni per i non vedenti
  • Fondo sociale europeo, approvate le graduatorie dei progetti di formazione e dei relativi candidati
  • La laurea in Relazioni pubbliche equipollente a quella in Scienze politiche
  • Pubblicata la Guida del Murst alla formazione postlaurea 1999-2000
  • Avviato il lavoro istruttorio per predisporre il Programma nazionale per la ricerca
  • Cerimonia al Ministero in ricordo del Direttore Fazio


Firmato dal Ministro Zecchino il regolamento sull'autonomia didattica degli atenei: definita l'architettura del nuovo sistema universitario italiano

Lo scorso 3 novembre il Ministro Zecchino ha firmato il "Regolamento in materia di autonomia didattica degli atenei", nel testo definito sulla base del parere espresso dalla Camera: la firma del decreto è avvenuta a Palazzo Madama, in occasione di una conferenza stampa di presentazione dell'architettura del nuovo sistema universitario italiano. Il provvedimento è stato poi inviato al Ministero della Giustizia per l'inoltro alla Corte dei conti e la successiva pubblicazione nella "Gazzetta Ufficiale".
AUTONOMIA DIDATTICA - Primo obiettivo della riforma è la realizzazione dell'autonomia didattica. Ciò significa che le università disciplinano gli ordinamenti didattici dei propri corsi di studio nel loro regolamento didattico di ateneo. L'ordinamento didattico determina in concreto il nome e gli obiettivi formativi dei titoli di studio, il quadro generale delle attività formative da inserire nei curriculum, i crediti assegnati a ciascuna attività formativa e le modalità della prova finale per il conseguimento del titolo.
I corsi di studio dello stesso livello, comunque denominati dagli atenei, aventi gli stessi obiettivi formativi qualificanti e le conseguenti attività formative indispensabili, sono raggruppati in classi di appartenenza. Sempre sul piano nazionale, singoli decreti di area individueranno, per ogni classe di corsi di studio, gli obiettivi formativi qualificanti e quindi le attività formative indispensabili per conseguirli, raggruppandole in sei tipologie. I decreti ministeriali determinano, per ciascuna classe, il numero minimo di crediti che gli ordinamenti didattici riservano a ogni attività formativa e a ogni ambito disciplinare, rispettando il vincolo che la somma totale dei crediti riservati non possa essere superiore al sessantasei per cento.
VERSO IL MODELLO EUROPEO - Secondo obiettivo della riforma è la convergenza del sistema italiano di istruzione superiore verso il modello europeo delineato dagli accordi europei della Sorbona e di Bologna. Tali accordi si propongono di costruire, entro il primo decennio del 2000, uno spazio europeo dell'istruzione superiore, articolato essenzialmente su due cicli o livelli principali di studio, finalizzato a realizzare la mobilità internazionale degli studenti e la libera circolazione dei professionisti e a favorire il riconoscimento internazionale dei titoli di studio.
La riforma prevede una nuova articolazione dei titoli di studio: la laurea, triennale, con l'obiettivo di assicurare allo studente un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, nonché l'acquisizione di specifiche conoscenze professionali; la laurea specialistica, quinquennale, con l'obiettivo di fornire allo studente una formazione di livello avanzato per l'esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici; il master universitario, annuale, di I e II livello; la specializzazione, in applicazione di specifiche direttive dell'Unione europea e in particolare nell'area degli studi sanitari; il dottorato di ricerca.
REVISIONE DELLA DIDATTICA - Terzo obiettivo della riforma è una profonda revisione della didattica universitaria, che verrà ora più concentrata sulle esigenze dello studente. Lo strumento per la revisione del tradizionale impianto didattico dei corsi è il credito. I crediti formativi universitari rappresentano la quantità di lavoro di apprendimento, compreso lo studio individuale, richiesto nelle attività formative previste dagli ordinamenti didattici dei corsi di studio a uno studente in possesso di adeguata preparazione iniziale. A un credito corrispondono 25 ore di lavoro per studente. La quantità media di lavoro di apprendimento svolto in un anno da uno studente impegnato a tempo pieno negli studi universitari è convenzionalmente fissata in 60 crediti. È previamente determinata quale frazione dell'impegno orario complessivo deve essere riservata allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale. Tale frazione non può comunque essere inferiore a metà, salvo nel caso in cui siano previste attività formative a elevato contenuto sperimentale o pratico. I crediti corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con il superamento dell'esame o di altra forma di verifica del profitto. Il riconoscimento totale o parziale dei crediti acquisiti da uno studente ai fini della prosecuzione degli studi compete alla struttura didattica che accoglie lo studente. Le università possono riconoscere come crediti formativi universitari, secondo criteri predeterminati , le competenze e abilità professionali certificate ai sensi della normativa vigente in materia, nonché altre competenze e abilità maturate in attività formative di livello postsecondario alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso.
FLESSIBILITÀ E AUTORIFORMABILITÀ - Il quarto obiettivo della riforma è quello di aumentare il grado di flessibilità del sistema e la sua autoriformabilità; ciò significa, innanzitutto, la delegificazione di larga parte dell'ordinamento universitario; significa, inoltre, per le università, libere da vincoli burocratici, la possibilità di adeguare agilmente l'impostazione dei corsi di studio all'evoluzione della domanda sociale di formazione e alle innovazioni del sistema produttivo; significa, infine, la effettiva generalizzazione di un sistema di autovalutazione interna e di valutazione esterna dell'attività universitaria.
REQUISITI PER L'ACCESSO - Il regolamento definisce, infine, i requisiti generali e particolari per l'accesso degli studenti ai corsi di studio di I e II livello. In particolare, il regolamento prevede che, per i corsi di laurea, esclusi quelli ad accesso programmato, gli atenei richiedano, ferme restando le attività di orientamento, il possesso o l'acquisizione di un'adeguata preparazione iniziale, preventivamente determinata e, ove necessario, verificata anche a conclusione di apposite attività formative propedeutiche, svolte anche in collaborazione con le scuole. In caso di esito negativo della suddetta verifica, lo studente, nel primo anno di corso, deve recuperare il debito formativo. Analogamente, per l'accesso ai corsi di laurea specialistica, gli stessi atenei verificano il possesso, da parte dello studente, di requisiti curriculari e l'adeguatezza della personale preparazione.
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Manovra finanziaria 2000, maggiori risorse per l’università e la ricerca

La manovra finanziaria 2000 presentata dal Governo prevede maggiori risorse per l’università e la ricerca. Sulla base del "Documento di programmazione economico- finanziaria 2000-2003", sono stati predisposti i disegni di legge relativi alle "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2000)" e al "Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2000 e bilancio pluriennale per il triennio 2000-2002", approvati dal Consiglio dei Ministri lo scorso 29 settembre e trasmessi al Parlamento per il consueto iter di approvazione. In seguito alla recente riforma del bilancio, non è previsto un disegno di legge collegato con effetti finanziari diretti sulla manovra, bensì collegati ordinamentali da presentarsi entro il prossimo 15 novembre.
Nella legge finanziaria gli articoli che interessano l’università e la ricerca sono: il 10 (riguarda i rinnovi contrattuali, ai quali provvedono le amministrazioni competenti nell’ambito delle disponibilità dei rispettivi bilanci, senza disporre peraltro di finanziamenti aggiuntivi. A tale proposito, il Murst ha presentato apposito emendamento per porre a carico del fondo globale riguardante i rinnovi contrattuali la spesa inerente il personale delle università. In subordine, ha chiesto al Ministero del Tesoro di adeguare il fondo di finanziamento ordinario delle università con finanziamenti aggiuntivi di circa 250 miliardi, in modo che il fondo per l’anno 2000 venga complessivamente determinato in 11.450 miliardi, anziché 11.200), l’11 (che prevede una disciplina più stringente per le assunzioni nel pubblico impiego, applicabile agli enti di ricerca, ma non alle università), il 14 (riguarda il riscatto del dottorato di ricerca ai soli fini del trattamento di quiescenza e di previdenza), il 36 (prevede la possibilità di attivare mutui per decongestionare i megatenei).
L’articolato è integrato con le consuete tabelle. Nelle tabelle A e B (accantonamenti sul fondo speciale per interventi legislativi rispettivamente di parte corrente e di parte capitale) sono riportate esclusivamente le finalizzazioni previste dalla legge finanziaria precedente, attivate ora dalla legge n. 370 del 19 ottobre 1999 ("Disposizioni in materia di università e di ricerca scientifica e tecnologica", pubblicata nella "Gazzetta Ufficiale" n. 252 del 26 ottobre scorso).
Nella tabella C (stanziamenti autorizzati in relazione a disposizioni di legge la cui quantificazione annua è demandata alla legge finanziaria), si registrano variazioni significative: vi entrano i fondi per il funzionamento ordinario delle università statali e degli osservatori, prima iscritti unicamente in bilancio; vi esce l’edilizia universitaria, spostata per la parte consolidata 2000-2001 nella tabella F e per gli incrementi 2000 e 2001 e per l’importo complessivo 2002 nella tabella D. Lo spostamento in C del fondo ordinario per le università consente di incrementarlo direttamente con la finanziaria senza dovere iscrivere nuove cifre nella tabella A e renderle operative con leggi di spesa. L’innovazione va letta insieme al comma 2 dell’articolo 2 della citata legge n. 370 del 19 ottobre 1999, che prevede la riserva di apposite quote del fondo in questione per incentivi agli atenei, in relazione alla valutazione delle attività delle università. Ecco le principali novità della tabella C, rispetto alla finanziaria 1999 (o rispetto al bilancio 1999 per i fondi ordinari per gli atenei e gli osservatori): a) attività sportiva universitaria (nessuna variazione per 2000 e 2001: 15 miliardi; 15 miliardi per il 2002); b) programmazione universitaria (nessuna variazione per 2000 e 2001: 150 miliardi; 200 miliardi per il 2002); c) università non statali (incremento di 15 miliardi per 2000 e 2001: da 180 a 195 miliardi; 200 miliardi per il 2002); d) diritto allo studio (incremento di 50 miliardi per 2000 e 2001: da 150 a 200 miliardi; 200 miliardi per il 2002); e) finanziamento ordinario atenei (11.200 miliardi per 2000 e 2001 e 11.350 per il 2002; a legislazione vigente il bilancio 2000 prevede circa 10.900 miliardi); f) finanziamento ordinario osservatori (78 miliardi per ciascuno degli anni 2000, 2001 e 2002; il bilancio a legislazione v igente prevede 78 miliardi per il 2000); g) enti di ricerca (incremento di 2 miliardi per 2000 e 2001: da 2400 a 2402 miliardi; 2402 miliardi per il 2002).
Nella tabella D (rifinanziamento di norme di sostegno all’economia) si prevede: per il Fondo speciale per la ricerca applicata (ora Fondo per le agevolazioni alla ricerca), un incremento di 200 miliardi per ciascuno degli anni 2000, 2001 e 2002 (che si somma agli 800 miliardi per il 2000 previsti dal bilancio); per l’edilizia universitaria, un incremento di 50 miliardi nel 2000 (in totale diventano 550), di 100 nel 2001 (in totale diventano 600) e un totale di 600 miliardi per il 2002; per l’Istituto nazionale per la fisica della materia, 25 miliardi per ciascuno degli anni 2000, 2001 e 2002.
Nella tabella F sono riportate le rimodulazioni di leggi pluriennali tra le quali, per quanto riguarda la ricerca, è indicata anche la quota parte di stanziamenti per le aree depresse destinata alla ricerca.
Nella legge di bilancio, l’articolo relativo al Murst è il 19, dove si prevedono anche disposizioni concernenti il Cnr (il contributo all’ente è comprensivo degli oneri per i programmi finalizzati e di 5 miliardi per l’Istituto di biologia cellulare per attività internazionale afferente all’area di Monterotondo) e la riassegnazione all’unità previsionale Ricerca scientifica delle somme non utilizzate per l’attività del Cira. Nel bilancio, in attuazione del decreto legislativo n. 297 del 1999, i capitoli relativi alla ricerca applicata sono stati accorpati nel nuovo Fondo per le agevolazioni alla ricerca.
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Via libera alla costituzione dei Consigli scientifici nazionali e dell’Assemblea della scienza e della tecnologia

Nella seduta del 15 ottobre scorso, il Consiglio dei Ministri ha approvato lo " Schema di regolamento ai sensi dell’articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, in ordine alla costituzione dei Consigli scientifici nazionali e dell’ Assemblea della scienza e della tecnologia (articolo 4 del decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 204)". Il provvedimento, che è stato inviato al Ministero della Giustizia per l’inoltro alla Corte dei Conti e la successiva pubblicazione nella "Gazzetta Ufficiale", contiene le modifiche richieste nel parere del Consiglio di Stato.
Il regolamento prevede la costituzione di 6 Consigli scientifici nazionali (Csn) - organi rappresentativi della comunità scientifica nazionale, universitaria e degli enti di ricerca - per ciascuna delle seguenti aree: 1) scienze matematiche, fisiche e chimiche, scienze geologiche e geofisiche; 2) scienze tecnologiche; 3) scienze dell’ambiente e della vita; 4) scienze della salute; 5) scienze giuridiche, politiche, economiche e sociali; 6) scienze umanistiche e beni culturali. Ogni Consiglio è costituito da 7 componenti: 5 eletti dai professori e ricercatori universitari; 2 eletti dal personale di ricerca degli enti. Per l’elezione del Consiglio dell’area n. 6, l’elettorato attivo e passivo è esteso ai dipendenti che svolgono attività di ricerca negli istituti del Ministero per i Beni e le attività culturali, individuati con un decreto apposito del Ministro dell’Università e della Ricerca scientifica e tecnologica, di concerto con quello per i Beni e le attività culturali. Specifiche disposizioni regolano le modalità e lo svolgimento dell’ elezione diretta rispettivamente dei rappresentanti dei professori e ricercatori universitari e dei rappresentanti degli enti di ricerca, con tutte le operazioni connesse.
L’Assemblea della scienza e della tecnologia (Ast) è composta da 81 membri: i 42 componenti dei Csn, integrati da altri 39 membri così suddivisi: 12 esperti in rappresentanza di amministrazioni dello Stato (3 designati dal Ministro dell’ Università e della Ricerca; 1 ciascuno rispettivamente dai Ministri della Sanità; dell’Ambiente; dei Trasporti; per i Beni e le attività culturali; delle Comunicazioni ; del Tesoro; della Difesa; dell’Industria; delle Politiche agricole e forestali); 3 esperti designati dalla Conferenza fra lo Stato, le regioni e le province autonome; 24 rappresentanti del mondo della produzione, dei servizi e delle forze sociali (6 designati congiuntamente dalle organizzazioni imprenditoriali dell’industria, 3 dalle organizzazioni imprenditoriali dei servizi, 2 dalle organizzazioni degli artigiani, 2 dalle organizzazioni imprenditoriali dell’agricoltura, 1 dalle organizzazioni delle cooperative di produzione e di servizi, 10 dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori dipendenti. Hanno titolo alla designazione le organizzazioni rappresentative su base nazionale).
I componenti dei Csn e dell’Ast, nominati con decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca, durano in carica 4 anni e possono essere confermati una sola volta. I Csn e l’Ast hanno sede presso il Murst, che assicura i servizi di segreteria con le proprie strutture.
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Approvato definitivamente dal Consiglio dei Ministri il regolamento per la riorganizzazione del Murst

Lo scorso 22 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato definitivamente lo "Schema di regolamento concernente l’organizzazione del Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica e tecnologica", per adeguarne l’assetto agli obiettivi e ai compiti assegnati dal nuovo quadro normativo in materia di università, di ricerca e di pubblica amministrazione. Nel testo, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri lo scorso 14 maggio, sono state inserite le modifiche richieste dal Consiglio di Stato e dalle Commissioni parlamentari e quelle necessarie per raccordarlo alle leggi e ai decreti legislativi entrati in vigore dopo la prima lettura.
In base al nuovo regolamento, il Ministro - che è l’organo di direzione politica del Ministero e ne determina gli indirizzi - si avvale del Gabinetto, dell’Ufficio legislativo, della Segreteria, del Segretario particolare, dell’Ufficio stampa, della Segreteria tecnica della programmazione della ricerca, per il supporto all’attuazione delle disposizioni contenute nel decreto legislativo n. 204/98, dell’Ufficio per il coordinamento con le politiche dell’Unione europea, dell’Ufficio per il cerimoniale e le relazioni esterne. I Sottosegretari di Stato si avvalgono delle rispettive Segreterie particolari.
Il Ministero viene organizzato in un unico Dipartimento per la programmazione, il coordinamento e gli affari economici (cui è preposto un dirigente generale), al cui interno sono istituiti due uffici di livello dirigenziale generale (il Servizio per l’autonomia universitaria e gli studenti e il Servizio per lo sviluppo e il potenziamento dell’attività di ricerca), nonché in altri due uffici di livello dirigenziale generale (il Servizio per gli affari generali e il sistema informativo e statistico e il Servizio studi e documentazione).
Il provvedimento è stato inviato al Ministero della Giustizia per l’inoltro alla Corte dei conti e la successiva pubblicazione nella "Gazzetta Ufficiale".
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Programmazione 1998-2000 del sistema universitario, pubblicato il decreto con la ripartizione delle risorse

È stato pubblicato nella "Gazzetta Ufficiale" n. 253 del 27 ottobre scorso il decreto ministeriale del 21 giugno 1999 relativo alla "Programmazione del sistema universitario per il triennio 1998-2000". Il provvedimento ripartisce le risorse finanziarie per la programmazione del sistema universitario relativa agli anni 1998-2000 (110 miliardi per il 1998, 150 miliardi per il 1999 e altrettanti per il 2000), in relazione a quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 25 del 27 gennaio 1998 e in attuazione del decreto ministeriale del 6 marzo 1998.
Le risorse sono destinate a: progetti di ricerca; centri di eccellenza nella ricerca; informatizzazione e attività statistica; sistemi tecnologici, informatici e di telecomunicazione; internazionalizzazione; attuazione del decreto legislativo n. 178 del 1998 relativo alla trasformazione degli Isef; scuole di specializzazione per le professioni legali; Università degli studi dell’Insubria-Varese; riduzione degli squilibri tra Centro-Nord e Sud; programmi oggetto di cofinanziamento sui fondi dell’Unione europea; decongestionamento degli atenei sovraffollati; formazione degli insegnanti; autonomia didattica e integrazione dell’offerta formativa; orientamento e tutorato; adeguamento delle strutture e dei servizi per gli studenti; insegnamento universitario a distanza; scuole di specializzazione e dottorati di ricerca; istituti universitari a ordinamento speciale; istituzione dell’Università non statale legalmente riconosciuta mediterranea Jean Monnet - Casamassima (Bari).
Come specifica una nota ministeriale di precisazioni inviata ai rettori lo scorso 25 ottobre (prot. n. 1560), le risorse finanziarie previste nel decreto sono distinte in consolidabili (quelle che comporteranno dal 2001 un consolidamento degli importi corrispondenti a incremento del fondo per il finanziamento ordinario delle università; destinate solo alle università statali) e non consolidabili (erogate una tantum e che non comporteranno nessun incremento; destinate anche alle università non statali legalmente riconosciute).
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Cabibbo nominato Vicepresidente del Comitato di esperti per la politica della ricerca

Lo scorso 6 ottobre Nicola Cabibbo è stato nominato Vicepresidente del Comitato di esperti per la politica della ricerca (Cepr). Il Presidente del Cepr - in base al comma 2 dell’articolo 11 del decreto legislativo n. 381 del 29 settembre scorso ("Gazzetta Ufficiale" n. 255 del 29 ottobre 1999) - è il Ministro dell’Università e della Ricerca scientifica e tecnologica. Con la nomina di Cabibbo il Comitato è entrato nella piena operatività.


 

Concorsi universitari, dal 6 al 17 dicembre la seconda tornata elettorale delle commissioni giudicatrici

Le elezioni delle commissioni giudicatrici della seconda sessione per la nomina in ruolo di professori e ricercatori universitari si svolgeranno dal 6 al 17 dicembre 1999; contestualmente si svolgeranno anche le elezioni suppletive per l’integrazione delle commissioni giudicatrici della prima tornata: le indicazioni relative agli adempimenti previsti e al calendario di svolgimento delle procedure elettorali sono contenute in una nota ministeriale inviata ai rettori lo scorso 22 ottobre (prot. n. 468/S.I.).
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In pubblicazione le norme per favorire l’occupazione nella ricerca per il 1999

È imminente la pubblicazione nella "Gazzetta Ufficiale" del decreto del Ministro Zecchino del 5 agosto scorso con le disposizioni attuative, per il 1999, delle norme dell’articolo 14 della legge n. 196 del 1997 ("pacchetto Treu sull’occupazione"). Si tratta di un provvedimento finalizzato a favorire l’assunzione da parte delle aziende (specie Pmi) di personale di ricerca ad alta qualificazione professionale e la mobilità del personale di ricerca tra il settore pubblico e quello privato. L'iniziativa, avviata dal Murst nel 1998 in via sperimentale e accolta con notevole interesse, viene riproposta con nuove dotazioni finanziarie (15 miliardi di lire per le assunzioni e 20 miliardi per la mobilità), con estensione a tutte le assunzioni formalizzate nel 1999. Una importante novità riguarda la mobilità: quest’anno anche le università (e non più solo gli enti pubblici di ricerca) potranno distaccare personale di ricerca presso le imprese, con l’unico limite legato all’impossibilità, per il Ministero, di riconoscere contributi agli atenei in caso di assunzioni sostitutive, a causa della già avvenuta ripartizione tra le università di tutte le risorse loro destinate. Il meccanismo agevolativo opererà, come l’anno scorso, in forma automatica, senza particolari controlli in fase preventiva, procedendo al soddisfacimento delle domande in tempi rapidissimi e secondo l’ordine cronologico di arrivo.
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Sì definitivo al riordinamento degli enti pubblici nazionali non previdenziali

Lo scorso 27 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva lo schema di decreto legislativo concernente il riordinamento degli enti pubblici nazionali non previdenziali, in attuazione della legge n. 59 del 1997. Il provvedimento - in corso di pubblicazione nella "Gazzetta Ufficiale" - riprende il testo approvato in prima lettura dal Governo lo scorso 9 giugno, modificato sulla base del parere parlamentare: tra le altre cose, per alcuni enti pubblici operanti nel settore culturale e della ricerca scientifica, si prevede una procedura che potrà sfociare nella trasformazione in enti di diritto privato, nella trasformazione in strutture universitarie o in operazioni di fusione o di inserimento in sistemi a rete.
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Approvati i programmi di ricerca cofinanziati per il 1999 e nominate le Commissioni di valutazione dei programmi 1997

Con il decreto ministeriale n. 503 del 18 ottobre scorso sono stati approvati i programmi di ricerca di interesse nazionale da ammettere al cofinanziamento per il 1999. L’importo complessivo, da ripartire tra i 693 programmi cofinanziati, è di circa 237 miliardi. Come è avvenuto per i programmi 1997 e 1998, sul sito Internet del Murst, nella rubrica "università", alla voce "Cofinanziamento ricerche di interesse nazionale", si potranno reperire via via tutte le informazioni, in costante aggiornamento, relative all’iter procedurale di utilizzo dei fondi in questione.
In precedenza, con il decreto ministeriale n. 453 del 13 settembre scorso, erano state nominate le Commissioni di valutazione in itinere ed ex post di tutti i programmi cofinanziati per il 1997. La nomina, per la prima volta, di questo tipo di Commissioni risponde all’esigenza di garantire che il lavoro di ricerca sia effettivamente svolto e condotto secondo il progetto approvato.
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Completato il Consiglio di amministrazione dell’Istituto nazionale per la ricerca scientifica e tecnologica sulla montagna

Con la nomina di Annibale Mottana a Presidente dell’Istituto nazionale per la ricerca scientifica e tecnologica sulla montagna (Inrm), deliberata dal Consiglio dei Ministri lo scorso 22 ottobre, dopo il parere favorevole delle competenti Commissioni parlamentari, si è completata la composizione del Consiglio di amministrazione del nuovo Istituto. Gli altri membri del Consiglio sono: Livio Barnabò, Vincenzo La Valva e Pietro Giuliano Cannata, nominati dal Ministro Zecchino lo scorso 6 agosto (prot. n. 399 Ric), e il Presidente dell’Unione nazionale comuni, comunità, enti montani (Uncem) o un suo delegato.


 

Osservatorio geofisico sperimentale di Trieste: un nuovo Presidente dopo il riordino

Lo scorso 15 ottobre il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro Zecchino, ha avviato la procedura per la nomina di Iginio Marson a Presidente dell’ Osservatorio geofisico sperimentale di Trieste. Secondo le disposizioni previste dall’articolo 7 del decreto legislativo n. 381 del 29 settembre scorso ("Gazzetta Ufficiale" n. 255 del 29 ottobre 1999), l’Osservatorio assumerà una nuova denominazione (Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale - Ogs) e modificherà le sue funzioni (con competenza anche nell’ambito più vasto degli studi e delle ricerche nelle scienze del mare e con il compito, oltre che di svolgere attività di ricerca, anche di promuoverla e coordinarla).


 

Le modalità delle preiscrizioni universitarie in funzione dell’orientamento degli studenti: facilitazioni per i non vedenti

Entro il prossimo 15 dicembre gli atenei, le scuole e i provveditorati interessati avranno accesso alla banca dati delle preiscrizioni universitarie, con la possibilità di attingere tutte le informazioni necessarie a promuovere le attività di orientamento mirate a una scelta matura e consapevole del corso di studi universitari da parte degli studenti: lo prevede un decreto ministeriale del 20 ottobre scorso che definisce le modalità di svolgimento delle preiscrizioni. L’accesso telematico verrà consentito anche alle regioni e alle province autonome, al fine di fornire un’adeguata informazione sulle borse di studio e le altre forme di aiuto economico. Come già annunciato, gli studenti dell’ultimo anno delle scuole secondarie superiori possono effettuare la preiscrizione orientativa all’università per l’anno accademico 2000-2001 sul sito Internet "universo.murst.it" , dal 1° al 30 novembre 1999. Il sito è stato adattato alle esigenze degli studenti non vedenti, attraverso la messa a punto di un apposito modulo: è comunque necessario equipaggiare il computer da utilizzare per la preiscrizione con una normale scheda audio e uno "screen reader" o un terminale braille.
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Fondo sociale europeo, approvate le graduatorie dei progetti di formazione e dei relativi candidati

Con i decreti direttoriali del 6 agosto scorso (pubblicato nella "Gazzetta Ufficiale" n. 215 del 13 settembre 1999) e dell’11 ottobre scorso sono state approvate rispettivamente la graduatoria di ammissione al cofinanziamento del Fondo sociale europeo dei progetti di formazione per la ricerca applicata e il trasferimento tecnologico e le graduatorie dei candidati da assegnare ai progetti stessi, in relazione al bando pubblicato nel supplemento ordinario n. 31 alla "Gazzetta Ufficiale" n. 30 del 6 febbraio 1999.
Dopo l’assegnazione dei candidati ai singoli progetti per opera del Murst, si procederà alla formalizzazione contrattuale, che consentirà l’avvio dei progetti in questione. Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito Internet del Murst, nella rubrica "ricerca", alla voce "Il Murst e i fondi strutturali dell’Unione europea".
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La laurea in Relazioni pubbliche equipollente a quella in Scienze politiche

La laurea in Relazioni pubbliche conferita da università statali e da quelle non statali legalmente riconosciute è equipollente alla laurea in Scienze politiche ai fini dell’ammissione ai pubblici concorsi: lo stabilisce un decreto ministeriale del 23 luglio scorso, pubblicato nella "Gazzetta Ufficiale" n. 238 del 9 ottobre 1999.


 

Pubblicata la Guida del Murst alla formazione postlaurea 1999-2000

Nell’ambito della Collana editoriale percorsi, è stata pubblicata la guida del Murst per "a formazione Post Laurea 1999-2000". La guida - che si inquadra nella crescente attività di comunicazione del Ministero, anche per rispondere a un’esigenza sempre maggiore di informazione - contiene le notizie essenziali relative alla formazione specifica successiva alla laurea, anche in relazione all’accesso alle professioni e al mondo del lavoro. La pubblicazione viene inviata gratuitamente a chi ne fa richiesta scritta, per posta o via fax, all’Ufficio comunicazione del Murst (Piazzale John Kennedy, 20 - 00144 Roma; fax: 06 59912351).


 

Avviato il lavoro istruttorio per predisporre il Programma nazionale per la ricerca

Con il coinvolgimento delle amministrazioni dello Stato competenti e di tutte le istituzioni e gli enti pubblici nazionali di ricerca, è stato avviato il complesso lavoro istruttorio per predisporre il Programma nazionale per la ricerca, previsto dal decreto legislativo n. 204 del 5 giugno 1998. L’obiettivo, stabilito lo scorso 4 agosto dalla IV Commissione (Ricerca e formazione) del Cipe, insieme alla definizione della procedura di attuazione delle disposizioni contenute nel decreto citato, è quello di sottoporre il Programma nazionale per la ricerca all’approvazione del Cipe nel marzo del 2000.


 

Cerimonia al Ministero in ricordo del Direttore Fazio

Lo scorso 21 ottobre, alla presenza del Ministro Zecchino, è stata intitolata a Domenico Fazio la sala del Consiglio di amministrazione al primo piano del Murst. La cerimonia è stata anche l’occasione per ricordare, a pochi mesi dalla scomparsa (20 maggio 1999), la figura e l’attività professionale di Fazio, per lunghi anni Direttore generale del Ministero della Pubblica istruzione e poi del Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica e tecnologica.




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Università & Ricerca Informazioni

Quindicinale del Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica e tecnologica

Anno III - Numero 37 - 38 - Roma, 5 novembre 1999

 

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