COMUNICATO STAMPA
TEMPI DI ATTESA ESTENUANTI. ECCO COME PENSA DI INTERVENIRE IL GOVERNO
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IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO PROF. LUCIANO GUERZONI
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Il Sottosegretario per l’Università, Luciano Guerzoni, risponde a un’interrogazione dell’on. Simeone: "Promuoveremo un’inchiesta presso gli atenei e attiveremo indagini ispettive in caso di denuncie circostanziate".
Previsto l’invio di una nota ai rettori.
Rispondendo oggi, nell’aula della Camera, a un’interrogazione parlamentare dell’on. Simeone, il Sottosegretario al Ministero dell’Università, Luciano Guerzoni, ha dichiarato: "Non esito a riconoscere che in molti casi l’assegnazione dell’argomento per la tesi di laurea, con ingiustificati ed estenuanti tempi di attesa, si sta trasformando in una vera e propria via crucis per gli studenti, giunti ormai al termine del corso degli studi. Si tratta di un fenomeno grave, che nega nei fatti il diritto allo studio e che contribuisce ad alimentare una delle piaghe più gravi del nostro sistema universitario: quella dell’abbandono degli studi anche alla vigilia del conseguimento del titolo".
"Il Governo si impegna – ha proseguito Guerzoni – ad assumere i seguenti provvedimenti. Primo. Promozione di un’inchiesta presso gli atenei per accertare la consistenza del fenomeno. Secondo. Attivazione di indagini ispettive nel caso di denuncie circostanziate. Terzo. Invio di una nota ai rettori di tutte le università affinchè richiamino le competenti strutture didattiche al rispetto del diritto degli studenti a scegliere la materia per la tesi di laurea e a completare in tempi ragionevoli i propri studi".
"Si tratta comunque – ha concluso il Sottosegretario – di materia riservata all’autonomia degli atenei. Proprio per questo il Governo ha presentato un disegno di legge, in discussione in questi giorni alla VII commissione della Camera, per la costituzione di un fondo per l’incentivazione, anche economica, dei docenti maggiormente impegnati a fronteggiare quella che ormai si presenta come una vera emergenza per le nostre università: l’emergenza didattica".
7 luglio 1999
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