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COMUNICATO STAMPA

Indicazioni dell'OCSE in materia di politica scientifica e tecnologica 



 

Il ruolo della politica scientifica e tecnologica nello sviluppo economico dei Paesi industrializzati è uno dei grandi temi sui quali concentra la sua attenzione l’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, alla quale appartengono i ventinove Paesi a più elevato sviluppo industriale.

Nel giugno di quest’anno si sono riuniti a Parigi, per due giorni, i Ministri per la Ricerca Scientifica e Tecnologica dei Paesi membri dell’OCSE. Per l’Italia era presente il Senatore Antonino Cuffaro, Sottosegretario al Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica.

I temi dibattuti, per ciascuno dei quali sono state formulate raccomandazioni ai Governi nazionali e proposte operative per azioni future, sono stati:

La promozione dell’innovazione come contributo allo sviluppo sostenibile e alla creazione di nuove opportunità di lavoro;

Le risposte di scienza e tecnologia alla globalizzazione;

L’adeguamento dell’assetto regolamentare alla luce del progresso scientifico e tecnologico;

La sensibilizzazione dell’opinione pubblica a scienza e tecnologia.

Il Seminario organizzato per lunedì 6 p.v. all’Accademia dei Lincei, al quale partecipano come relatori il Rappresentante Permanente d’Italia presso l’OCSE Ambasciatore Alessandro Vattani ed esponenti dell’OCSE, come Michael Oborne, Direttore aggiunto del Direttorato Scienza, Tecnologia e Industria ed Elettra Ronchi, Coordinatore principale del settore "Biotecnologie e Salute Pubblica" oltre ai responsabili delle partecipazioni italiane alle attività dell’OCSE nel campo della Scienza e Tecnologia, ha lo scopo di trasmettere agli operatori italiani le conclusione della Riunione Ministeriale di giugno, e quindi di mettere le premesse per un’organica elaborazione nazionale, coerente con il quadro tracciato collegialmente a Parigi, sui due argomenti maggiormente dibattuti in quella riunione: l’innovazione tecnologica e le biotecnologie.

Che l’innovazione tecnologica, in presenza di un tumultuoso processo di globalizzazione industriale e commerciale, richieda attenzione e coordinamento internazionale anche in ambito scientifico e tecnologico è indubbio: occorre però mettere a punto idonei strumenti di attivazione, e riunire le risorse intellettuali necessarie per poter fornire un efficace apporto sinergico.

Quanto alle biotecnologie, il G-8, nella recente riunione di Colonia, ha esplicitamente affidato all’OCSE il compito di predisporre uno studio sulle implicazioni delle biotecnologie con particolare riferimento alla sicurezza alimentare. La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha invitato il Prof. Leonardo Santi, Presidente del Comitato Nazionale per la Biosicureza e le Biotecnologie (che è uno dei relatori nel Seminario all’Accademia dei Lincei) ad assicurare il coordinamento, l’armonizzazione e l’integrazione delle diverse iniziative nazionali per ottimizzare il contributo italiano all’impresa affidata all’OCSE.


3 dicembre 1999

 
   

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