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COMUNICATO STAMPA

LA SAPIENZA: SOTTOSEGRETARIO GUERZONI
"SBALORDITO DALLE DICHIARAZIONI DEL RETTORE" 



"Sono sbalordito e amareggiato dalle dichiarazioni rese dal Rettore della Sapienza, Giuseppe D'Ascenzo". E' questa la reazione del Sottosegretario con delega all'università, Luciano Guerzoni, che ha aggiunto: "Qui si sta cercando di confondere le acque e di strumentalizzare il disagio e la protesta degli studenti romani, che nascono da un fatto specifico: l'aumento delle tasse decretato autonomamente dalla Sapienza, sul quale il Governo non c'entra per nulla".


"Nell'incontro che ho avuto ieri con il Rettore D'Ascenzo ho chiarito - prosegue Guerzoni - che la legge Finanziaria, votata nel dicembre scorso dal Parlamento, prevede un incremento di 750 miliardi per il finanziamento delle università e che, ovviamente, di tale aumento beneficerà, in misura adeguata, anche la Sapienza, al pari di tutte le altre università. Non vi è dunque alcuna correlazione fra l'aumento delle risorse destinate alle università, disposto con la legge finanziaria, e l'attuale mobilitazione degli studenti."


"Debbo piuttosto ricordare - ha puntualizzato Guerzoni - che, diversamente da quanto dichiarato da D'Ascenzo agli studenti, l'Università "La Sapienza" ha avuto negli ultimi sei anni un aumento del finanziamento statale ordinario del 40 per cento, passando dai 715 miliardi del 1994 ai 1.001 miliardi del 2000, oltre a uno stanziamento straordinario di 34 miliardi. Le cifre non sono un fatto opinabile"


"Quanto alle questioni riguardanti la riforma universitaria, auspico che il Rettore D'Ascenzo si astenga dai proclami e abbia la pazienza di leggersela. In nessuna norma, infatti, è previsto l'obbligo della frequenza: quindi non c'è proprio nulla da stemperare. La posizione degli studenti lavoratori è prevista e tutelata: spetta agli atenei attuare coerentemente le norme varate dal Parlamento e dal Governo".


"Comprendo il disagio e i dubbi degli studenti, che spero di poter incontrare in un'assemblea di reciproco ascolto e di chiarimento sulla riforma, ma non posso accettare l'incongruenza di chi - ha concluso Guerzoni - parla a vanvera di una riforma troppo rigida e contemporaneamente lamenta dubbi tali da invocare ulteriori interventi e chiarimenti del Governo. Le norme della riforma sono chiare. Il problema è la loro corretta e coerente applicazione che, in un sistema di autonomia, spetta alla responsabilità esclusiva delle università".


Roma, 29 marzo 2001

 
   

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