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COMUNICATO STAMPA

APPROVATI I REGOLAMENTI PER L’ACCESSO AGLI ORDINI
Guerzoni: "Una svolta nel mondo delle professioni" 



Sono stati approvati in via definitiva dal Consiglio dei Ministri nella seduta di oggi pomeriggio, dopo l’esame da parte del Consiglio di Stato, i due Regolamenti per l’accesso agli Ordini professionali con i nuovi titoli universitari (laurea triennale e laurea specialistica di ulteriori due anni). Esprimendo grande soddisfazione per la decisione del Consiglio dei Ministri, il Sottosegretario con delega all’Università, Luciano Guerzoni, ha dichiarato: "I Regolamenti rappresentano un’altra fondamentale tappa della riforma, definitivamente completata, del sistema di istruzione universitaria e al tempo stesso una svolta nel mondo delle professioni, chiamato a esercitare un ruolo di primo piano nel processo di modernizzazione del Paese. Gli studenti che si iscriveranno all’Università nel prossimo anno accademico avranno la possibilità di scelte sicure del loro percorso di studi", ha aggiunto Guerzoni, "avendo chiari sin dall’inizio gli sbocchi professionali dei nuovi titoli universitari".

Il primo Regolamento comprende le attuali professioni di dottore agronomo e dottore forestale, architetto, assistente sociale, attuario, biologo, chimico, geologo, ingegnere, psicologo e infine le professioni di agrotecnico, geometra, perito agrario e perito industriale, per le quali vengono istituite apposite sezioni degli albi professionali riservate ai possessori dei nuovi titoli universitari (una per i laureati, l’altra per i laureati specialisti) e sono definiti gli ambiti di attività professionale spettanti agli iscritti a tali sezioni. Il secondo Regolamento riguarda le professioni di commercialista, ragioniere e perito commerciale, per le quali vengono istituite due sezioni provvisorie negli attuali albi professionali alle quali si accede rispettivamente con la laurea e con la laurea specialistica. Si tratta di una soluzione temporanea in vista della fusione dell’Ordine dei dottori commercialisti e dell’Ordine dei ragionieri e dei periti commerciali, che dovrà essere sancita con apposito provvedimento normativo, in un unico Ordine dei dottori commercialisti e revisori dei conti. L’attuale distinzione delle due professioni di dottore commercialista e di ragioniere e perito commerciale, infatti, non appare giustificata, considerato che le competenze sono identiche e i percorsi formativi verrebbero a coincidere per effetto della riforma, e gli esami di Stato vertono sulle medesime materie.

I due regolamenti saranno ora emanati con Dpr e quindi pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale.

Seguendo l’indicazione del Consiglio di Stato, il primo Regolamento prevede l’articolazione degli albi professionali in sezioni (che individuano i diversi ambiti professionali attribuiti rispettivamente ai laureati e ai laureati specialisti, in ragione quindi della diversa gradazione di capacità e competenza) e, per le professioni di dottore agronomo e dottore forestale, architetto e ingegnere, in settori (articolazione delle sezioni cui corrispondono percorsi formativi diversi e ambiti di attività professionali circoscritti e individuati). Rimane invece il titolo professionale riservato ai laureati triennali "iunior", suggerito dall’Accademia della Crusca e adottato in prima lettura, pur avendo il Consiglio di Stato suggerito il titolo di "dottore in…". Infatti, essendo quest’ultimo un titolo accademico, avrebbe potuto essere utilizzato anche dai laureati non abilitati e ciò avrebbe potuto ingenerare incertezze negli utenti. Restano pertanto immutate le denominazioni delle attuali professioni cui si accederà con la laurea specialistica, mentre i laureati triennali si chiameranno ‘iunior’ (per esempio architetto iunior, ingegnere iunior, biologo iunior eccetera).


Roma, 24 maggio 2001

 
   

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