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APPROVAZIONE DEL PIANO SPAZIALE NAZIONALE 1998-2002
 
 

I L  C I P E

VISTA la Legge n. 186 del 30 maggio 1988, istitutiva dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI);

VISTI in particolare gli artt. 4 e 5 della citata Legge n. 186 dell’88 che prevedono la predisposizione da parte dell’ASI di un Piano spaziale quinquennale e ne definiscono contenuti e procedure di approvazione, disponendo, fra l’altro, che il Piano venga redatto in conformità ai criteri di ordine generale deliberati dal CIPE e successivamente sottoposto al CIPE per l’approvazione;

VISTA la Legge 31 maggio 1995 n. 233, concernente "Disposizioni urgenti per il risanamento dell’Agenzia Spaziale Italiana che, all’art. 5. prevede che il contributo all’ASI venga suddiviso in due distinti capitoli di bilancio destinati, il primo ai programmi nazionali e bilaterali, il secondo ai programmi di collaborazione dell’ESA;

VISTA la Legge 14 agosto 1996 n. 421 che all’art. 7 autorizza la spesa di 60 miliardi per l’avvio di un programma satellitare di osservazione e telerilevamento, affidando all’ASI la relativa realizzazione;

VISTO il disegno di legge finanziaria per il 1998 (d.d.l. n. 2792 comunicato alla Presidenza del Senato il 30 settembre 1997) che in Tabella C prevede a favore dell’ASI stanziamenti di 1222 miliardi per il 1998, 1285 miliardi per il 1999 e 1385 miliardi per il 2000;

VISTA la Legge 27 dicembre 1997 n. 450 (legge finanziaria 1998) che in tabella C prevede a favore dell’ASI stanziamenti di 1202 miliardi per il 1998, 1285 miliardi per il 1999, 1385 miliardi per il 2000;

VISTA la propria delibera del 24 maggio 1990, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 157 del 7 luglio 1990, che approvava la spesa di 90 miliardi per il potenziamento del progetto San Marco;

VISTA la propria delibera 13 luglio 1993, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 248 del 21 ottobre 1993, che sospendeva la sopracitata deliberazione 24 maggio 1990;

VISTO l’accordo fra l’Italia e il Kenia, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 1996, e relativo alla base di lancio e controllo di satelliti di San Marco-Malindi in Kenya, concluso a Nairobi il 14 marzo 1995;

VISTA la propria delibera 27 novembre 1996, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 37 del 14 febbraio 1997, che approvava i criteri generali per la predisposizione del Piano Spaziale Nazionale 1998-2002;

VISTA la propria delibera 26 giugno 1997, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 189 del 14 agosto 1997, di approvazione del programma di attività dell’ASI per il 1997, che al punto 5 indicava in una cifra dell’ordine dei 6500 miliardi, al netto degli oneri per il servizio del debito, la dimensione di contributo statale cui far riferimento nell’elaborazione della proposta di Piano quinquennale 1998-2002 e che, per quanto riguardava il progetto San Marco Scout, al punto 6 prevedeva che in occasione della presentazione del nuovo Piano Spaziale Nazionale venisse formulata una proposta che ponesse fine alla situazione di provvisorietà apertasi con la citata delibera di sospensione 13 luglio 1993;

VISTA la propria delibera 3 dicembre 1997 di approvazione del Piano Spaziale Nazionale 1998-2002;

TENUTO CONTO del fatto che detta delibera è stata adottata prima della conclusione della discussione parlamentare del disegno di legge finanziaria per il 1998 e che il testo definitivo della legge finanziaria, approvato dal Parlamento nel corso dello stesso mese, è risultato non pienamente corrispondente alle ipotesi di finanziamento del piano spaziale nazionale su cui era stata elaborata la citata delibera;

RITENUTO opportuno per tale ragione non sottoporre la delibera 3 dicembre 1997 alla Corte dei Conti per la registrazione ma apportare alla stessa le necessarie modifiche al fine di adeguarne i contenuti allo scenario delineato dalla legge finanziaria per il 1998;

VISTO il Decreto in data 18 settembre 1996 dei Ministri del Tesoro e dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, concernente l’approvazione del Piano di riassetto economico-finanziario dell’Agenzia Spaziale Italiana;

VISTA la proposta del Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, a firma del Sottosegretario di Stato Prof. Giuseppe Tognon, trasmessa con nota n.760/H/14.1 del 25 novembre 1997, di approvazione, da parte del CIPE, del Piano Spaziale Nazionale 1998-2002 elaborato dall’Agenzia Spaziale Italiana;

TENUTO CONTO della necessità di assicurare alle attività spaziali italiane un quadro di riferimento di medio periodo e di riavviare il processo di programmazione pluriennale interrottosi con la conclusione del Piano Spaziale Nazionale 1990-94;

RITENUTO che i contenuti del Piano Spaziale Nazionale 1998-2002 siano coerenti con i criteri generali definiti dalla propria delibera 27 novembre 1996 e con le ulteriori indicazioni contenute nella propria delibera 26 giugno 1997;

CONSIDERATO che i programmi spaziali comportano di norma oneri pluriennali con impegni verso soggetti esteri;

TENUTO CONTO della accentuata fluidità dello scenario spaziale internazionale istituzionale e industriale e delle incertezze dell’orizzonte programmatico europeo che dovrebbe essere definito nella Conferenza ministeriale ESA prevista per il giugno 1998;

VISTA la comunicazione del Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, trasmessa con nota n. 775 del 2 dicembre 1997, a firma del Sottosegretario di Stato Prof. Giuseppe Tognon, concernente la necessità di aggiornare il Piano di riassetto economico finanziario precedentemente citato;

RITENUTO che un’efficace gestione del Piano debba essere assicurata anche attraverso risorse finanziarie certe, coerenti con i contenuti del Piano stesso;

UDITA la proposta del Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica di riapprovare integralmente il Piano Spaziale Nazionale 1998-2002, con le modifiche rese necessarie per assicurarne la coerenza con le indicazioni della legge finanziaria;

D E L I B E R A

1 - E’ approvato il Piano Spaziale Nazionale 1998-2002 di cui alle premesse, che costituisce parte integrante della presente delibera.
2 - Si indicano di seguito le linee programmatiche ed i relativi costi previsti per il quinquennio:
LINEE PROGRAMMATICHE COSTI PREVISTI (mld.)

(al netto degli oneri per il servizio del debito)

Ricerca fondamentale 1.364
Stazione spaziale 1.358
Telecomunicazioni 900
Osservazioni della Terra 1.794
Sistemi di lancio 895
R & S tecnologico 845
Formazione 20
Spese generali 404
TOTALE 7.580
 
3 - La copertura dei costi del Piano, come sopra definiti, è prevista nella forma di contributi statali all’ASI nella misura di 6.500 miliardi. Le ulteriori risorse necessarie all’attuazione del Piano, in parte saranno acquisite nell’ambito di accordi già definiti con altre Amministrazioni nazionali e internazionali, in parte sono da considerare obiettivo dell’azione dell’ASI e condizione di realizzazione dei relativi programmi.
4 - Il Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica predisporrà un disegno di legge pluriennale per il finanziamento del Piano Spaziale Nazionale, finalizzato ad assicurare una coerenza quantitativa e temporale fra indicazioni programmatiche e risorse disponibili.
5 - Per l’avvio del programma Cosmo-Skymed di osservazione satellitare, rientrante nella linea programmatica "Osservazione della Terra", in aggiunta alle risorse previste dal Piano sono da considerare quelle stanziate dalla citata Legge n. 421 del 1996.
Il completamento del programma ed il relativo dispiegamento del previsto sistema satellitare, rimane comunque subordinato alla partecipazione finanziaria di soggetti diversi dall’ASI secondo le indicazioni contenute nel Piano.
6 - Il programma di sviluppo di un Lanciatore per carichi medio-piccoli verrà attuato verificando costantemente la sussistenza delle condizioni tecnologiche, finanziarie e di mercato che ne costituiscono il presupposto e nel quadro dei necessari accordi internazionali.
7 - Al fine di dare sistematicità al proprio impegno nel settore della formazione, promozione e trasferimento tecnologico l’ASI predisporrà appositi programmi attuativi individuando le opportune forme di collaborazione con Amministrazioni, Enti pubblici, Imprese.
8 - Nell’attuazione del Piano l’ASI avrà cura di:
  • Favorire il consolidamento e la crescita della domanda di servizi spaziali;
  • Ricercare, nelle iniziative in collaborazione internazionale, compatibilmente con le capacità dell’industria nazionale, il rispetto del principio dell’"equo-ritorno";
  • Assicurare un adeguato rapporto fra programmi realizzati nell’ambito dell’attività dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e programmi nazionali o bi-multilaterali;
  • Promuovere la qualificazione tecnologica e la competitività delle imprese nazionali e l’accesso al mercato delle attività spaziali di nuovi soggetti, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese;
  • Stimolare la partecipazione alle attività del programma da parte di Imprese e operatori scientifici localizzati nelle aree depresse del territorio nazionale.
9 - La delibera CIPE 24 maggio 1990 di cui alle premesse è abrogata e, conseguentemente, è eliminato il vincolo di destinazione delle risorse finanziarie in essa previsto. Nell’ambito dell’accordo con l’Università di Roma – La Sapienza citato nel Piano Spaziale Nazionale. l’ASI assicura il finanziamento necessario alla manutenzione, gestione ed attività della stazione di San Marco/Malindi in Kenya.

Tuttavia, limitatamente alla piattaforma di lancio ancorata in mare, l’ASI assicura le spese minime di manutenzione, al fine di evitarne il degrado, fino a quando, nell’ambito delle attività previste dal Piano Spaziale Nazionale 1998-2002 sui sistemi di lancio, non verranno definite le finalità e le modalità di utilizzo della base medesima.
10 - L’ASI predisporrà l’aggiornamento del Piano di riassetto economico e finanziario di cui alle premesse al fine di tener conto dei mutamenti verificatisi rispetto alle ipotesi di detto Piano e dei contenuti della presente delibera.

L’aggiornamento del Piano di riassetto verrà sottoposto all’approvazione dei Ministri del Tesoro-Bilancio e Programmazione Economica e dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica e di esso si terrà conto nella predisposizione del disegno di legge finanziaria per il 1999.
11 - Il Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica presenterà annualmente al CIPE una relazione sull’attuazione del Piano, formulando contestualmente le eventuali proposte di aggiornamento che dovessero rendersi necessarie anche per tener conto dell’evoluzione del contesto internazionale ed europeo di cui alle premesse, ai fini della loro approvazione da parte del CIPE.


R A C C O M A N D A

ai Ministri del Tesoro-Bilancio e Programmazione Economica e dell’Università e Ricerca Scientifica e Tecnologica, nell’ambito delle rispettive competenze:

a - di presentare al CIPE, per le successive determinazioni, le misure necessarie ad assicurare, nelle forme opportune, una separazione fra le problematiche del riassetto economico finanziario riferibili agli oneri pregressi, in particolare quelli internazionali, e le decisioni di gestione del Piano attuale;
b - di contenere, per quanto concerne i trasferimenti all’ASI, considerato il contesto operativo dell’Agenzia e in particolare gli impegni internazionali di carattere obbligatorio assunti dal Paese in campo spaziale, gli scostamenti fra autorizzazioni di competenza e autorizzazioni di cassa e di pianificare il recupero del differenziale fra competenza e cassa degli esercizi 1997 e 1998 dandone comunicazione all'ASI;
c - di proporre, in occasione della predisposizione dei prossimi documenti di bilancio, che il contributo all’ASI destinato al finanziamento dell’Agenzia spaziale europea (ESA), iscritto all’apposita Unità previsionale di base (4.2.1.1, cap. 7527) dello stato di previsione del Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica e tecnologica, venga classificato fra le spese obbligatorie in quanto derivanti da accordi internazionali, in conformità a quanto previsto per gli analoghi capitoli relativi all’U.P.B. 4.2.1.3
all’ASI:

di adottare politiche volte al contenimento dei costi, allo sviluppo di entrate proprie, all’internazionalizzazione dei propri programmi

Roma,17marzo1998

                                                                                                                                   

IL PRESIDENTE DELEGATO

Carlo Azeglio CIAMPI



 
   

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